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PANZANELLA
- Prendere delle fette di pane scuro raffermo,
bagnarle in acqua (possibilmente di sorgente)
strizzarle e mescolarvi foglie di basilico spezzettate,
cipolla tagliata finissima, pomodori a fette,
piccoli spicchi di uovo sodo, sale pepe... e abbondante
“olio extra vergine di oliva” di frantoio.
- Mettere in frigorifero per un paio d’ore
e quando si toglie, e solo allora, unirvi poco
aceto di vino ed ancora qualche fogliolina di
basilico. A piacere si può aggiungere qualche
pezzetto di acciuga diliscata, o capperi o olive.
ZUPPA DI CAVOLO E FAGIOLI CHE DIVENTA
RIBOLLITA
- Preparare del cavolo nero, possibilmente liberato
dalle costole e ben lavato, del cavolo verzotto
e dei fagioli lessati (abbondanti), del pepolino,
tutti gli odori e la cipolla.
- Fare un battuto con una grossa cipolla e odori
freschi abbondanti, carota compresa, in una pentola
abbastanza grande. Mettere parecchio “olio
extra vergine di oliva” di frantoio e fare
un bel soffritto, aggiungere il pepolino ed al
momento che tutto è rosolato unire del
pomodoro.
- Passare i fagioli lessati nel soffritto e fare
ancora bollire. Aggiungere cavolo nero e cavolo
verzotto in parti uguali, poi una patata e fare
stracottare bene, bene, nella “broda”
i fagioli.
Insaporire con sale a sufficienza. Considerare
che a cottura completa delle verdure va aggiunta
acqua calda fino a tre quarti di pentola e farla
ancora bollire lentamente.
Assaggiare se è giusta di sale.
- Preparare, in un tegame di terra, pane tagliato
a fette fini possibilmente scuro e raffermo, fare
due strati di pane e buttarci sopra verdura e
“broda”. Lasciare a parte un po’
di liquido per quando il pane ha tirato affinchè
non rimanga troppo asciutto. Al momento che è
tutto inzuppato aggiungere ancora la “broda”
che abbiamo lasciato a parte e servire senza rimetterla
al fuoco.
Se si vuol fare la cosidetta ribollita, il giorno
dopo mettere il tegame a fuoco bassissimo, aggiungere
nel centro facendo un “foro”, dell’olio
extra vergine di oliva Fatoria di Morello crudo
e fare bollire lentamente facendo attenzione che
non si attacchi.
Al momento di servire in tavola fare un piccolo
“c” con olio extra vergine di oliva.
POLENTA
- Preparare una scodella di polenta gialla (possibilmente
non tanto soda) e condirla con semplice “olio
extra vergine di oliva” di frantoio giovanissimo
che abbia in sé tutto l’amarino grintoso
della recente spremitura, arricchire con poco
formaggio reggiano vecchio grattato.
PINZIMONIO
- Si scelgono le più belle verdure da consumarsi
crude: sedano, radici rosse, finocchio, carciofi,
carote, fave fresche, ecc: e si servono già
mondate e lavate. A parte avremo preparato delle
piccole vaschette contenenti “olio extra
vergine di oliva” di frantoio con sale e
pepe.
Si “tuffano” le verdure nelle “intingole”
e si mangiano unendoci pane raffermo.
LA FETTUNTA
- Nulla di più invitante di una fetta di
pane scuro raffermo, leggermente arrostita, agliata,
salata, pepata e poi passata in un recipiente
contenente “olio extra vergine di oliva”
di frantoio, frizzante amarino, vero, tipico.
CAVOLO CON LE FETTE
- Cuocere in acqua salata le più belle
foglie di cavolo nero liberate dalle costole e
si adagiano (magari a due suoli) su fette di pane
trattato tipo fettunta. Vi si aggiunge “olio
extra vergine di oliva” di frantoio di fresca
spremitura e, all’ultimo momento, una leggerissima
spruzzata di pepe.
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